
A prescindere dallo stile di vita che si sceglie di condurre, esistono determinate complicanze dal punto di vista clinico e fisiologico che risultano complesse da prevenire ma non per questo difficili da individuare e curare. Un esempio pratico riguarda la prostata; si tratta di una ghiandola situata in corrispondenza del retto e sotto la vescica, a stretto contatto con l’uretra. Per quanto le complicanze alla ghiandola siano maggiormente frequenti in età avanzata, non sono da escludere complicanze impreviste anche in età differenti.
Da cosa possono dipendere le patologie della prostata
Come accennato precedentemente, la prostata è una ghiandola particolarmente delicata, responsabile di funzioni strettamente legate all’apparato genito-urinario. Le diverse patologie a suo carico variano in relazione a numerosi fattori e sintomi, particolarmente variabili; la prostatite infatti, nelle sue diverse forme, può essere causata da fattori difficili da identificare. Una delle cause più comuni è una infezione batterica che viene veicolata dalle vie urinarie; fra i sintomi più noti sono da segnalare dolore e difficoltà nella minzione o durante l’eiaculazione. Inoltre, possono sopraggiungere difficoltà nell’urinare soprattutto in presenza di un bisogno che sembra urgente, con un flusso discontinuo e intermittente. In casi più delicati, possono presentarsi decimi di febbre e una sensazione di malessere generalizzata sia dal punto di vista fisionomico che dell’umore.
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Quali sono le tipologie di prostatite più comuni
La varietà e variabilità dei sintomi riguardanti ipotetiche problematiche della prostata, sono ascrivibili ad altrettante patologie differenti che la riguardano. Nello specifico della prostatite, le forme più comuni sono quella cronica e quella acuta. Chiaramente, nonostante la presenza di numerosi sintomi in comune fra le due patologie, sono altrettanto rilevanti le differenze; in caso di prostatite acuta, la comparsa dei sintomi non è graduale ma improvvisa, con una intensità piuttosto elevata rispetto ad altre forme della medesima patologia. I più frequenti sono la presenza di brividi e febbre, oppure la comparsa di sangue all’interno dell’urina. La prostatite cronica invece, prevede un processo di sviluppo graduale e meno intenso dal punto di vista dei sintomi e delle complicanze, ma la sua durevolezza può riguardare anche diversi anni prima di essere debellata in via definitiva. Fra i sintomi più comuni è da segnalare anche in questo caso la comparsa di un certo quantitativo di sangue nell’urina oltre ad un discreto dolore nel momento dell’eiaculazione.
Come procedere nella cura delle diverse forme di prostatite
Chiarite le caratteristiche principali delle più note e diffuse forme di prostatite, è importante conoscere le tecniche e metodologie necessarie dal punto di vista clinico al fine di ritrovare sollievo contro questo genere di problematica. Per prima cosa, in presenza di determinati sintomi che possano far pensare ad un complicanza riferibile alla prostatite, è assolutamente necessario riferirsi al proprio medico di fiducia per una diagnosi chiara e sicura. La prostatite batterica prevede un processo di cura che si basa sull’utilizzo di antibiotici, anche per tempi piuttosto lunghi; trattandosi di una patologia particolarmente ostica, in caso di prostatite cronica l’assunzione di antibiotici può variare dalle 6 settimane fino a 6 mesi. Oltre a questo processo medico, esistono differenti metodi e tecniche al fine di riuscire a raggiungere un discreto livello di sollievo dai diversi dolori e complicanze, pur non avendo una valenza curativa; si può ricorrere ad un massaggio prostatico presso il proprio medico, con cadenza periodica, oppure per lavaggi genitali con acqua particolarmente calda così da rilassare i muscoli che interessano la zona del perineo, o ancora a degli integratori naturali e specifici come ad esempio Urotrin. In generale, in una situazione clinica di questo tipo, è fortemente consigliato dare la giusta importanza al riposo al fine di non mettere sotto sforzo la muscolatura che interessa la zona della prostata. Inoltre, è possibile anche intervenire chirurgicamente laddove la cura proposta dal medico non sia stata in grado di debellare la problematica.